Palermo 15 maggio2025 – Scattano tre licenziamenti alla AeG Riscossioni. L’azienda di Lucca, che nel 2022 è subentrata nell’appalto per la lettura dei contatori del gas per conto di Amg Energia, continua a far parlare di sé.
“Ricordate l’azienda che voleva mandare i suoi letturisti in giro per Palermo e provincia in monopattino? Quella che aveva comminato decine di sanzioni disciplinari ai lavoratori senza motivazioni di alcun genere? Quella che, sano esempio di imprenditoria del Nord che arriva in Sicilia per fare profitti, aveva dimezzato l’orario di lavoro di tutti i dipendenti? Bene, quella stessa azienda è tornata mostrare il suo vero volto”.
A denunciarlo è il segretario generale della Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta, nell’annunciare il licenziamento di 3 dipendenti su 7 in servizio.
La AeG Riscossioni a un certo punto aveva fatto retromarcia su tutti i fronti, sotto la minaccia di una denuncia all’ispettorato del lavoro. E si era resa disponibile a firmare un accordo, sottoscritto con la Filctem Cgil, a tutela dei lavoratori.
“Ma poi è tornata a mostrare il suo vero volto: quello sprezzante nei confronti dei dipendenti – aggiunge Guzzetta – Quello che in nome del profitto, calpesta i diritti di chi lavora onestamente, ma ancora di più manca di rispetto alle persone. E lo fa mandando a casa tre dipendenti su sette e peraltro due dei tre fanno parte dello stesso nucleo familiare. Il motivo? Presunte ragioni economiche, alla luce di un fatturato che si è continuato a mantenere costante e non ha avuto alcun calo”.
La Filctem Cgil Palermo ritiene inaccettabile che, a fronte di un appalto di durata triennale, con un budget complessivo di oltre 800 mila euro, su cui il costo dei dipendenti incide per circa il 50 per cento del totale, vengano decisi dei licenziamenti. “Forse 400 mila euro di profitto sono troppo pochi? – chiede il segretario generale Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta – Forse il vero obiettivo di questa imprenditoria virtuosa che viene dal Nord è quello di arraffare quanto più possibile e poi scappare? O forse si stanno preparando al nuovo appalto con una forza lavoro inferiore, che gli darà modo di fare un’offerta al ribasso per potersi aggiudicare di nuovo il servizio?”.
I lavoratori hanno già dato mandato alla Filctem e allo studio legale Vizzini di impugnare i licenziamenti. Oltre a tutelare i lavoratori in sede legale, impugnando i licenziamenti, la Filctem Cgil Palermo annuncia che metterà in campo ogni possibile azione “per informare tutti gli organismi competenti della modalità di gestione degli appalti da parte dell’azienda, richiamandola a tutte le responsabilità di legge, contrattuali e persino etiche”.
Ad Amg, la stazione appaltante, “che non ha responsabilità nella vicenda”, la Filctem Cgil Palermo chiede di vigilare affinché si ripristino condizioni di normalità nella gestione dell’appalto.
Nell’agosto del 2022, dopo sit-in e mobilitazioni di protesta contro condizioni di lavoro sempre più difficoltose, i lavoratori erano riusciti ottenere l’aumento del part-time da tre ore e mezza a sei e un “premio di produzione”, premio in realtà compensativo del fatto che i lavoratori continuavano a utilizzare i mezzi personali al posto di quelli aziendali che sarebbero stati previsti, ma mai assegnati, dal capitolato.