Palermo 4 ottobre 2024 – Si è svolto oggi il sit-in delle lavoratrici e dei lavoratori che per l’azienda Rekeep operano nell’appalto pulizie degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo.
La protesta, davanti alla direzione generale dell’azienda, in viale Strasburgo, sostenuta dalla Filcams Cgil Palermo, è scattata per rivendicare ancora una volta il ripristino delle ore di lavoro tagliate in occasione del cambio appalto.
“Chiediamo – spiegano per la Filcams Cgil Palermo il segretario generale Giuseppe Aiello e il segretario Manlio Mandalari – l’aumento delle ore contrattuali per garantire una distribuzione equa delle ore di lavoro, il giusto salario, la riduzione del carico di lavoro sproporzionato, lo stop alle assunzioni disposte dall’azienda senza aver prima garantito il diritto dei lavoratori sulla commessa e le verifiche periodiche sugli organici e sulle reali esigenze e consistenze dell’appalto”.
A margine dell’iniziativa di protesta, la Filcams, con una delegazione di lavoratori, è stata ricevuta dal direttore generale Roberto Colletti e dai dirigenti dei presidi ospedalieri Ilaria Dilena e dal direttore amministrativo Aldo Albano.
La delegazione Filcams ha esposto le richieste, chiedendo in premessa all’ente appaltante la disponibilità a potere avviare una contrattazione di anticipo rispetto alla formulazione del nuovo bando di gara dell’appalto, che seguirà la attuale commessa.
“L’incontro ci ha dato la possibilità di entrare nel merito dei termini del capitolato e dei servizi previsti – proseguono Aiello e Mandalari – sostenendo che a seguito della riduzione della pianta organica sull’appalto, per la fuoriuscita di almeno 50 unità dall’inizio della commessa, i servizi non possono essere garantiti se non con la riattribuzione delle ore di lavoro tagliate nel cambio appalto”.
La Filcams ha quindi sottolineato che, con le sole 20 ore settimanali, copntro le originarie 24, gli addetti alla pulizie si ritrovano con un carico di lavoro di gran lunga superiore a quello che dovrebbero sostenere, “con una ricaduta sulla qualità e sulle rese del servizio, così come previsto dal capitolato”.
L’azienda ospedaliera, pur non potendo entrare nel merito dei termini contrattuali dei lavoratori in appalto, ha assunto l’impegno a verificare le rese dei servizi garantiti, con particolare riferimento ai passaggi pomeridiani degli operatori sui reparti e di volere incontrare l’azienda affidataria del servizio, la Rekeep “per le eventuali ricadute positive sulle ore contrattuali, al fine ultimo – aggiunge la Filcams – di garantire adeguati salari alle lavoratrici e ai lavoratori dell’appalto in una fase storica in cui il tasso di inflazione ormai a due cifre li ha fatti sprofondare ancor più nella precarietà”.