Palermo 17 ottobre 2024 – Si oppongono alla demolizione del muro perimetrale del cimitero acattolico o ‘degli Inglesi’ perché è stato eretto più di 71 anni fa, ed è tutelato e vincolato ope legis.
Gli abitanti di Vergine Maria, sostenuti dalla Cgil nella difesa dell’identità della borgata e nel recupero di spazi per i residenti, sono andati negli archivi a spulciare le carte antiche per fermare il progetto del Comune che prevede la realizzazione di un varco pedonale nel muro storico per ampliare il cimitero e realizzare nuovi loculi accanto alle tombe dei Whitaker e degli Ingham, degli Ahrens e dei Caflisch.
E la prova che cercavano, l’hanno trovata. Foto e rilievi aerofotogrammetrici del 1953 che documentano che il muro di cinta del cimitero acattolico era già esistente da qualche anno e non è di “cocci di tufo di recente fattura”, come ha scritto il Comune nella lettera che informa le associazioni civiche della borgata dell’intenzione di creare un varco d’ingresso.
“Non si comprende come il Comune abbia potuto dichiarare che il muro è di recente fattura quando le testimonianze documentano altro”, dicono associazioni e Cgil.
E’ l’ennesimo capitolo del braccio di ferro tra Comune e associazioni. I cittadini hanno già scritto alla Soprintendenza, inviando il rilievo storico fatto a suo tempo dall’Ente di riforma agraria (Eras) e conservato presso il Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione (Cricd) e presso l’Esa. La foto dimostra l’esistenza del muro, che era già completato da tempo, e che oggi può essere soggetto solo a restauri filologici, non a demolizioni.
Da qui l’appello anche al sindaco Lagalla, commissario straordinario per l’emergenza cimiteriale, perché rinunci al progetto, che toglierebbe identità ai luoghi e spazi ai residenti.
Il Comune, infatti, dopo la bocciatura da parte della Soprintendenza di un primo progetto esecutivo per l’ampliamento del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, che prevedeva, all’interno dell’area confiscata ‘ex Edilpomice’, un’isola ecologica di smaltimento rifiuti urbani cimiteriali, quest’estate ha presentato una nuova istanza, rispolverando il vecchio progetto ‘Nuove sepolture all’interno del cimitero di S. Maria dei Rotoli’ del Comune di Palermo” del settembre 2022.
Una nuova richiesta di variante, dove si parla della realizzazione di 260 loculi all’interno del cimitero acattolico, e del varco nel muro monumentale.
La Cgil Palermo chiede di dare voce alla gente e di ascoltare le richieste che vengono dal territorio. “Ribadiamo la necessità di un confronto con gli abitanti del territorio per definire una progettualità condivisa, inclusiva e solidale, per la vera riqualificazione di questo territorio carente dei servizi minimi essenziali tra cui un’area verde, campi sportivi e parcheggi residenziali – dichiara, il segretario Cgil Palermo Dario Fazzese – Il muro perimetrale rappresenta un pezzo di storia del cimitero acattolico e la sua demolizione rappresenterebbe la perdita di una parte della memoria di questa città”.
“E’ chiaro che la realizzazione di queste nuove sepolture non risolve certamente l’emergenza cimiteriale, che necessita di luoghi adatti ad accogliere un’utenza specifica – dichiarano Giuseppa Taormina, presidente della ‘Pro Loco Nostra Donna del Rotolo – Vergine Maria’, Giovanni Moncada, presidente dell’associazione ‘Comitati Civici Palermo’ e Simone Aiello, presidente del comitato ‘Il Mare di Sferracavallo’ – Perseverare fa perdere per sempre quell’identità ad un sito che non è semplicemente luogo di sepoltura ma un testimone silenzioso non solo della ricca e complessa storia dei defunti ma anche dell’abilità artistica degli scultori e scalpellini dell’epoca”.
I residenti della borgata sostenuti dalle realtà sindacali e civiche sono pronti a dar battaglia e a scendere in piazza.