Palermo 29 luglio 2024 – Assemblea-ultimatum al Comune dal sindacato degli edili di Fillea, Filca e Feneal. Al centro, la vertenza dei circa 300 lavoratori del Coime, che hanno partecipato oggi al completo all’incontro sindacale che si è svolto alla Cassa edile. Assieme agli operai edili, presenti anche un centinaio di lavoratori in pensione.
Le tre organizzazioni sindacali degli edili, alla presenza dei rappresentanti dei pensionati, hanno concordato la linea d’azione da intraprendere sulle due questioni “ataviche” che gravano sulla vertenza dei lavoratori del Coime: l’adeguamento salariale e il trattamento pensionistico.
La Corte di Cassazione, a giugno si sarebbe dovuta esprimere – ma l’udienza è stata rinviata – in merito alla legittimità del blocco degli aumenti contrattuali ai lavoratori edili, per effetto del decreto Brunetta, sospensione riconosciuta come “incostituzionale” dalla Corte Costituzionale nel 2015. L’apparato burocratico del Comune ha di fatto finora ignorato questo orientamento.
“Alla luce del rinvio del giudizio in Corte di Cassazione, si apre una fase di interlocuzione con l’amministrazione, che a questo punto dovrebbe in qualche modo prevedere un percorso di transazione”, dichiarano i segretari di Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Filippo Ancona e Feneal Uil Salvatore Puleo.
Fillea, Filca e Feneal nel frattempo andranno avanti. Il 9 settembre è stata indetta una grande manifestazione. “Chiederemo una volta per tutte che il Comune applichi sin da ora l’adeguamento salariale dell’ultimo contratto. Successivamente – aggiungono Piero Ceraulo, Filippo Ancona e Totò Puleo – ci potremo sedere e avviare un percorso anche per riconoscere gli adeguamenti del passato. Per quanto riguarda la questione pensionistica, le organizzazioni sindacali di categoria solleciteranno l’Inps nazionale perché risponda in merito alla nota inviata dall’amministrazione comunale. E se entro settembre non arriveranno risposte, siamo pronti ad andare a Roma sotto la sede dell’istituto di previdenza. Questo il programma votato oggi all’unanimità da parte dei tutti”.
“Per noi – concludono i tre segretari – la partita si deve chiudere da qui ai prossimi mesi. E’ inammissibile che una vertenza possa durare 14 anni senza vedere il minimo riconoscimento dei diritti contrattuali e salariali dei pensionati e dei lavoratori”.
All’incontro era presente lo Spi Cgil Palermo, con il segretario generale Salvatore Ceraulo e con Franco Macaluso. Lo Spi allargherà l’impegno alle altre sigle e ha rappresentato l’esigenza delle confederazioni dei pensionati “di pressare il Comune, che appare dormiente, dal quale invece ci aspettiamo risposte puntuali”.