Palermo 28 maggio 2025 – Oggi si è svolto un presidio davanti alla Prefettura, in via Cavour, per chiedere il riordino del settore forestale. I segretari di Flai, Fai e Uila sono stati ricevuti dal prefetto, al quale avevano chiesto un incontro. E gli hanno consegnato una lettera in cui si chiede di rappresentare al governo della Regione l’esigenza di una riforma del settore lungamente annunciata, ma ancora confinata nei cassetti di palazzo d’Orleans.
“Migliaia di lavoratori forestali e le loro famiglie in Sicilia vivono uno stato di frustrazione e sentimenti di negata cittadinanza – dicono i segretari generali di Flai Cgil Palermo Enza Pisa, Fai Cisl Palermo Trapani Massimo Santoro e Uila Uil Giuseppe La Bua – Restano inadempiute le aspettative legittime di chi aspira a uscire da una mortificante condizione di precariato a vita per mettere competenze, passione, esperienza a servizio della comunità, nella consapevolezza della sempre più stringente necessità di una protezione ambientale che sia stabile, efficiente e capillarmente diffusa su tutto il territorio”.
In questi anni, caratterizzati anche da grandi iniziative di protesta civile come “SvegliaRegione”, e la più recente assemblea permanente davanti alla sede della presidenza della Regione, migliaia di lavoratrici e lavoratori insieme a Fai-Flai-Uila hanno più volte manifestato per contestare “ritardi e silenzi di chi dovrebbe avviare un iter legislativo per l’approvazione di un testo normativo, cui noi abbiamo sempre responsabilmente assicurato il nostro contributo di proposte e di idee”.
“Accanto a noi, sin dalla campagna “SvegliaRegione”, si sono schierati centinaia di amministratori locali che sanno bene quanto sia necessaria l’attività di un settore indispensabile per il contrasto al dissesto idrogeologico, alla siccità, ai roghi boschivi e alla desertificazione del territorio – continuano Pisa, Santoro e La Bua – Il lavoro forestale rappresenta una risorsa e un investimento per la Sicilia, anche al di fuori dei boschi. Per questo avevamo accolto con favore un disegno di legge predisposto dall’assessorato regionale all’Agricoltura, che inspiegabilmente non è mai arrivato all’esame della giunta e, quindi, dell’Ars”.
Secondo Flai, Fai e Uila, le nuove norme consentirebbero l’incremento immediato delle giornate di garanzia occupazionale, con il passaggio a 156 o 178 giornate oppure l’assunzione a tempo indeterminato. Tutto questo a fronte della creazione di una Agenzia pubblica regionale per le Attività forestali, con vecchie e nuove competenze specifiche: la gestione di riserve naturali, l’impianto di essenze arboree su terreni di enti pubblici e morali, il restauro e il miglioramento di giardini pubblici, la valorizzazione di parchi naturali, gli interventi di forestazione per la produzione di legname, insieme con la realizzazione e la gestione di impianti di lavorazione o trasformazione dei prodotti del bosco. E ancora la tutela e il miglioramento ambientale per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la cura di parchi e siti archeologici oltre che di fiumi, torrenti e laghi.