La campagna della Cgil va avanti, il mondo dello spettacolo e tanti artisti sono a fianco del sindacato di corso d’Italia nella battaglia per i referendum su voucher e appalti: più in generale, condivide l’impegno per ridare dignità al mondo del lavoro, che passa anche attraverso la Carta dei diritti universali. È il senso dell’incontro di oggi (22 marzo) con attori, registi, sceneggiatori, lavoratori e lavoratrici del mondo della cultura e il segretario generale della confederazione Susanna Camusso. “Sì va in scena”, questo il titolo dell’appuntamento alla Casa del cinema di Roma, nella cornice di villa Borghese, che si inserisce nell’ambito della campagna http:“Con 2 sì tutta un’altra Italia”.http://www.radioarticolo1.it/http://www.rassegna.it/speciali/due-si-per-liberare-il-lavoro
Dopo il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri l’iniziativa non si ferma, anzi si rafforza. La Cgil non farà venir meno il suo impegno finché il decreto non verrà convertito in legge dal Parlamento, entro i 60 giorni previsti, e comunque la mobilitazione proseguirà a sostegno della Carta dei diritti universali del lavoro che deve diventare legge. Un messaggio chiaro, confermato dalla giornata di oggi.
“Il mondo della cultura può essere essenziale per difendere il valore del lavoro”. Lo ha detto Citto Maselli, arrivando alla Casa del cinema. “Come in passato ha svolto il suo ruolo nel contrasto ai fascismi e alle derive della politica – ha spiegato il regista -, così oggi può rivendicare con forza la necessità che il lavoro abbia un valore. Il lavoro è un diritto scritto nella nostra Costituzione, va sempre difeso”.
Linguaggi diversi si alternano sul palco: la situazione del lavoro oggi nel Paese è drammatica, come ricordano bene i video introduttivi. Due lavoratori, Ludovica, che viene pagata in voucher, e Salvatore, che opera nel settore degli appalti, raccontano dallo schermo la loro situazione e ribadiscono con forza la necessità di cambiare.
Tanti gli artisti presenti alla Casa del cinema, per testimoniare concretamente il loro sostegno al sindacato. A cominciare da Cecilia Mangini e Silvia Scola, che hanno deciso di portare il loro contributo, mentre altre personalità dell’arte, dello spettacolo e della cultura hanno scelto di affidarsi a videomessaggi. E, ancora: Andrea Camilleri, Maurizio De Giovanni, Ivo Milazzo, Vauro, Massimo Wertmuller, Leo Gullotta, Francesco Pannofino, Daniele Vicari.
“Il mio film Essere donne è stato realizzato con il patrocinio della Cgil: il sindacato mi ha introdotto ai coordinamenti delle donne nelle fabbriche. A quel punto sono stata con loro di sera dopo lavoro, le ho seguite mentre lavavano i piatti e mettevano a letto i bambini. Penso che sia un film ancora attuale”. Così la regista Cecilia Mangini, dopo la proiezione di alcune sequenze del suo documentario.
Presente anche Michele Placido, che ha appena firmato “7 minuti”, il suo ultimo film che racconta il lavoro attraverso la storia emblematica di un gruppo di operaie a cui vengono tagliati pochi minuti di pausa pranzo, simbolo del progressivo calo dei diritti, che riguarda tutti
Ma gli artisti, come sempre, scelgono anche il registro comico. Tra i video proiettati c’è il cortometraggio “Più voucher per tutti” di Mimmo Calopresti. Il regista, da sempre vicino al cinema sociale, qui inscena una parodia dei voucher affidata a Francesco Paolantoni, il quale interpreta un datore di lavoro alle prese con i colloqui dei candidati, che si lancia in un discorso motivazionale sulla retorica del “futuro”. Salvo poi, naturalmente, svelare ai giovani che pagherà in voucher. Nel cortometraggio dell’Anac, l’Associazione nazionale degli autori cinematografici, va invece in onda la televendita di un fantomatico “panno voucher”, un panno speciale che cancella tutti i lavori precedenti.