La memoria in fiamme a Portella. Da questo luogo simbolo, riparte la lotta a salvaguardia dell’ambiente.
Le immagini dal sit-in a Portella della Ginestra di Flai e Cgil per dire no ai piromani, agli incendi, alla devastazione di boschi e campagne. Circa duecento persone hanno partecipato al presidio nel luogo dell’eccidio del primo maggio 1947, completamente devastato dall’incendio dei giorni scorsi.
“Ogni anno ci ritroviamo nei pressi di un luogo distrutto dagli incendi. Incendi che non sono semplicemente incidenti o frutto di pazzi piromani. C’è un evidente regia criminale dietro che sta portando alla distribuzione del nostro territorio e dell’ambiente – ha denunciato il segretario Flai Cgil Palermo Dario Fazzese – Per questo è importante che da questo luogo che è già simbolo delle lotte dei lavoratori, che è simbolo della lotta alla mafia diventi anche simbolo della lotta per l’ambiente. Perché c’è un filo rosso che oggi più che mai lega queste tre questioni. È quello che sosteniamo da anni quando gridiamo che serve una riforma del settore forestale, poiché grazie al lavoro programmato e lungimirante degli operai forestali si potrebbero prevenire questi disastri. Così come credo che questi temi siano quelli per i quali si battano molti dei presenti nel proprio impegno civile e sociale quotidiano. L’augurio è che da oggi possa partire un’alleanza tra tutti coloro che hanno a cuore questi temi. Così come ci auguriamo che possa nascere anche da parte degli inquirenti uno sforzo maggiore per scavare a fondo negli interessi, anche economici, dietro i roghi”. Ha aggiunto Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo: “Tra le tante e ripetute cose da dire aggiungerei che bisogna utilizzare le nuove tecnologie, come quella FireWatch (un sensore che intercetta il fumo prim’ancora che si sviluppi l’incendio) per proteggere dagli incendi. Le nuove tecnologie non sostituiscono il lavoro dell’uomo ma semmai lo aiutano a prevenire e gestire i focolai, e in Sicilia ci sono aziende in grado di fornire questa tecnologia. La Regione siciliana, la protezione civile e quanti hanno la responsabilità dovrebbero oltre che garantire la forza lavoro necessaria anche guardare a questo che non è futuro ma è già utilizzata in altri paesi europei da oltre quindici anni”.
E ha detto Vito Ciulla, responsabile Camera del Lavoro di Piana degli Albanesi: “L’iniziativa di oggi pomeriggio assume un significato importante per la difesa del territorio e del Lavoro. Dal sasso di Barbato, luogo di incontro e di lotta dei lavoratori, riprende la lotta a difesa della terra dai criminali incendiari e dalla latitanza di quanti dovrebbero prendere decisioni e non lo fanno. Ecco i lavoratori, come sempre protagonisti di una sacrosanta lotta a difesa dell’ambiente per il lavoro”.