Palermo 20 giugno 2025 – “Le percentuali di adesione sono enormi: si va dall’80 per cento di Sirti al 90 per cento di Fincantieri e anche le piccole e medie imprese del palermitano hanno scioperato in massa. Il dato è chiaro: Federmeccanica ha visto le aziende svuotate. Che riaprano la trattativa”. Lo dichiarano i segretari generale di Fiom Palermo e Sicilia, Fim Palermo Trapani e Uilm Palermo Francesco Foti, Antonio Nobile e Giovanni Gerbino.
Oggi si sono svolte altre 8 ore di sciopero per chiedere la riapertura della trattiva sul rinnovo del contratto nazionale. A Palermo si è tenuto il sit-in sotto la sede istituzionale del Comune, a palazzo Palagonia, in via del IV aprile, per la manifestazione a livello regionale indetta da Fiom Fim e Uilm. Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco.
“Con oggi – aggiungono Foti, Nobile e Gerbino – tocchiamo le 40 ore di sciopero per il rinnovo del contratto nazionale e la responsabilità è tutta in capo a Federmeccanica, che ha deciso in maniera unilaterale di interrompere le trattative. Chiediamo con forza che il confronto riprenda per discutere della piattaforma rivendicativa che i lavoratori hanno presentato, per un contratto e un salario adeguati”.
“Ringraziamo il sindaco di Palermo Lagalla che ci ha ricevuti, garantendoci il supporto del Comune. Il sindaco invierà una nota al governo e ai ministeri di competenza – proseguono Foti, Nobile e Gerbino – in cui chiederà che si facciano da garanti con Federmeccanica per la riapertura della trattativa. Ringraziamo anche i consiglieri comunali, Massimo Randazzo dei 5 Stelle e Dario Chinnici, della maggioranza, che si faranno promotori di un ordine del giorno, di cui chiederanno l’approvazione all’unanimità a tutti i consiglieri comunali, a tutela del nostro contratto e perché si riapra la vertenza”.