Palermo 4 ottobre 2024 – Rinviato lo sciopero di 8 ore della Sispi al 30 ottobre. La manifestazione di protesta, indetta da Fiom Cgil e Fim Cisl per mercoledì 9 ottobre, è stata rinviata a causa dello sciopero generale già programmato dai Cobas per i settori pubblici e privati su tutto il territorio nazionale, così come chiesto dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Fiom e Fim hanno quindi riprogrammato la manifestazione al 30 ottobre. Nel frattempo ai sindacati è arrivata una convocazione da parte della prima e della terza commissione per un’audizione da tenersi l’8 ottobre “al fine di giungere a una composizione bonaria della vertenza”.
“Rimaniamo allibiti. Tutti, sia da parte delle opposizioni che della maggioranza, sostengono che abbiamo ragione ma nel frattempo il salario dei lavoratori è stato decurtato – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti e il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile, assieme alle Rsu di Fiom Antonio Flaccomio e di Fim Giuseppe Di Giorgi e Rosario Gennuso – Se sono tutti d’accordo nel voler trovare un percorso condiviso, approfittino dello stop allo sciopero per trovare in questo mese una soluzione definitiva per ridare ai lavoratori il salario decurtato illegittimamente”.
Di fatto, gli effetti del piano di riequilibrio economico e finanziario del Comune hanno già prodotto i primi tagli sulle retribuzioni dei dipendenti di Sispi, già a giugno, incidendo sul premio di produttività. Decurtazioni che incideranno del 5 per cento ogni anno per 5 anni sul salario integrativo, fino ad arrivare al 30 per cento.
Perm questo Fiom e Fim hanno anche avviato una battaglia legale, con la messa in mora dell’azienda e a breve saranno avviate le cause legali da parte dei lavoratori, che in questo momento rimangono in stato di agitazione, con il blocco di straordinario e reperibilità.
Ieri Fiom e Fim hanno registrato anche il segnale d’apertura da parte del direttore generale vicario del Comune, che in audizione congiunta delle due commissioni Partecipate e Bilancio ha dichiarato che: ”l’azione 18 del Piano di Riequilibrio consente alle società partecipate di applicare i tagli previsti solo dopo che sia stata sottoscritta una nuova contrattazione di secondo livello, mentre le clausole e i diritti acquisiti dai lavoratori in virtù della contrattazione collettiva attualmente in vigore devono continuare ad essere rispettati fino a quando non si darà corso ad un nuovo contratto di secondo livello”.
Una posizione condivisa anche dai sindacati, che chiedono che sia valutata la loro proposta per non fare perdere salario ai lavoratori, fatta anche in occasione di un consiglio comunale. Cioè “di applicare le azioni di riequilibrio solo per la parte di fatturato della Sispi a carico del bilancio del Comune. Tutto il resto del fatturato, non incidendo sul bilancio comunale, deve restare libero da restrizioni e vincoli”.
In più, nella riunione di luglio, convocata dal direttore generale Ceglia, alla presenza dei due assessori al Bilancio e alle Partecipate, si era stabilito di predisporre un documento condiviso sindacati-Sipsi da inviare al Comune. Un documento che non ha mai avuto risposta. I sindacati, che già avevano rinviato lo sciopero del 24 luglio, andranno avanti in tutte le sedi sindacali e legali “affinché questa vergogna del taglio ai salari dei lavoratori non vada avanti”.