CGIL: 8 LUGLIO E LE STRAGI NEI CANTIERI
La Cgil chiede più controlli nei cantieri dopo l’ennesimo incidente
CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA STRAGI NEI CANTIERI EDILI, “ANCHE LE AMMINISTRAZIONI ESERCITINO PIU’ CONTROLLI NEI CANTIERI CHE OPERANO A PALERMO”. LA CGIL INVITA TUTTE LE CATEGORIE AL SIT-IN UNITARIO DI VENERDI’ IN PREFETTURA Palermo 8 luglio 2015 – “Il tema della sicurezza nei cantieri di lavoro oggi ha acquisito una dimensione drammatica. Noi come sindacato non intendiamo limitarci solo alla denuncia ma scenderemo nei cantieri e ascolteremo i lavoratori per riscontrare i punti critici nella catena della sicurezza sui posti di lavoro. Non è tutta colpa del destino. Ci sembra più una scelta precisa dei governi, delle varie amministrazioni, quella di non voler contrastare il fenomeno dell’insicurezza nei posti di lavoro e di non organizzare sistemi di controllo reali e di denuncia del lavoro nero”. Lo ha dichiarato il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, intervenendo all’iniziativa 8 luglio 1960- 8 luglio 2015 Diritti-lavoro-democrazia-legalità, che si è tenuto oggi alla Real Fonderia. “I controlli non devono farli solo gli enti preposti ma anche le amministrazioni comunali quando rilasciano le certificazioni per l’avvio dei lavori. Non bastano le dichiarazioni di disponibilità: ogni cantiere deve esibire i piani sulla sicurezza. E sul lavoro nero occorre una sferzata contro chi non rispetta le leggi e i contratti. Il lavoro nero è una forma di estorsione. Si deve chiedere la chiusura delle aziende che fanno lavorare in nero gli operai”. Recuperando la memoria degli episodi che sconvolsero Palermo la mattina dell’8 luglio del 1960, con la morte dei due edili Francesco Vella, di 49 anni, e Andrea Gancitano di 19 anni, uccisi entrambi con colpi di arma da fuoco negli scontri tra la polizia e il popolo che in occasione dello sciopero generale della Cgil manifestava contro il governo Tambroni, la Cgil e la Fillea Cgil hanno invitato tutte le categorie del sindacato a mobilitarsi per la manifestazione di venerdì in Prefettura organizzata da Fillea Filca e Feneal dopo il gravissimo incidente sul lavoro verificatosi ieri in un cantiere in via Holm. Il segretario della Fillea Cgil Francesco Piastra ha anche puntato il dito sull’incapacità delle amministrazioni nella progettazione delle infrastrutture: “Il ripristino dei collegamenti tra Palermo e Catania impiegherà tempi lunghi. Stiamo assistendo a uno scaricabarile tra gli assessorati, e sul presidente Crocetta, tra chi deve costruire e chi deve demolire, per realizzare sia la bretella che il ponte”. E parlando dei ritardi nella partenza delle grandi opere a Palermo, Piastra ha ricordato che ci sono opere per 142 milioni di euro ferme: “Abbiamo prospettato all’amministrazione un percorso sulle opere da realizzare, con un cronoprogramma, per dare tempi certi. Ma non ci siamo mai più incontrati. Ci sono opere già finanziate ferme da 5 anni, perché incappate nei fallimenti. L’amministrazione sia dia un colpo di reni per riattivare le risorse esistenti ma inutilizzate per 142 milioni”. Anche il segretario nazionale della Fillea Cgil, Walter Schiavella, concludendo i lavori, è intervenuto sulle “stragi nei cantieri” : “Non esiste sicurezza se non c’è la certezza che dopo che arriva il controllo l’azienda che sgarra paga – ha detto Schiavella – Il sindacato ha il dovere di intervenire nella difesa dei diritti unendo il mondo del lavoro, unendo i lavoratori regolari con i disoccupati e con i precari. Bisogna trovare questa unità per difendere tutti”.