“Aborto sicuro e libero: in Italia, in Sicilia e a Palermo non è facile. Lo dicono i numeri, visto che il 64 per cento dei ginecologi, il 44,4 per cento degli anestesisti e il 36,2 per cento del personale non medico è obiettore di coscienza. E in tutto il territorio nazionale vi sono solo 1.925 consultori pubblici, pari allo 0,6 ogni 20mila abitanti. Questi sono i dati nazionali, ma la nostra percezione è che a Palermo la situazione sia ancora più grave”, dichiarano Enza Pisa, responsabile dipartimento politiche di genere della Cgil Palermo e del coordinamento donne e Laura Di Martino, segretaria Cgil Palermo.
La Cgil Palermo partecipa alle 17.30 alla manifestazione a piazza Sant’Anna di Non una di meno per la giornata dell’aborto libero e sicuro. “Questa giornata – aggiungono Pisa e Di Martino – ci ricorda quanta strada abbiamo ancora da percorrere per la piena attuazione della Legge 194 e di come i diritti non siamo conquistati una volta e per sempre. Siamo impegnate quotianamente perchè vi sia una sanità di genere e consultori familiari a misura del bisogno di cura in questa città. Abbiamo contribuito alla costruzione del Forum Sanità Pubblica Palermo perchè si possa intervenire in maniera sinergica per la difesa del diritto alla salute di tutti, tutte e tuttu, lottando insieme affinché il diritto all’aborto sicuro e libero sia garantito”.
La Cgil Palermo, così come la Cgil nazionale, è impegnata anche a monitorare le novità normative, l’incidenza del fenomeno dell’obiezione di coscienza e la presenza e operatività dei consultori a Palermo e in provincia. Anche per la Cgil Palermo “la salvaguardia dei diritti delle donne è un impegno quotidiano e concreto che riguarda tutte, tutti e tuttu ogni giorno dell’anno”.
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