CGIL: “SALVARE CANTIERI NAVALI E ALMAVIVA”
Allarme dati Istat e Svimez
CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA ISTAT E SVIMEZ – CAMPO: “ALTRI DATI DRAMMATICI. MA BASTA COMMENTI. ORLANDO E CROCETTA SI IMPEGNINO PER SALVARE CANTIERI NAVALI E ALMAVIVA” Palermo 31 luglio 2015 – “Quello che chiediamo alla politica e alle nostre istituzioni è di non perdere quel poco che ancora resta del nostro apparato produttivo e intervenire subito per dare risposte alle più delicate vertenze che stiamo gestendo. In particolare due: il Cantiere Navale, per impedire che a ottobre circa 1.500 persone, tra dipendenti Fincantieri e indotto, vadano in cassa integrazione e poi verso il licenziamento, e Almaviva, dove solo a Palermo 4 mila operatori rischiano seriamente il posto di lavoro”. Lo afferma il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, dopo la diffusione degli ultimi dati Istat sull’aumento del numero dei disoccupati e le preoccupanti anticipazioni del rapporto Svimez di ieri, che ha messo in luce come la caduta degli investimenti al Sud stia favorendo un processo di downsizing e al tempo stesso di desertificazione dei territori meridionali. “Questi dati – aggiunge Campo – non fanno che certificare la drammaticità di quello che noi viviamo e denunciamo da tempo e cioè il progressivo impoverimento del tessuto produttivo e infrastrutturale del nostro territorio. Se il contesto è questo, non servono altri commenti ma occorre che i nostri politici e i governi, nazionale, regionale e comunale, mettano in campo azioni concrete per uscire da questa situazione”. Per quando riguarda il Cantiere Navale, a metà giugno, dopo la chiusura della prima officina, Cgil, Cisl e Uil e le organizzazioni di categoria dei metalmeccanici hanno chiesto e continuano a chiedere al Comune un incontro col sindaco, il presidente della Regione e i vertici di Fincantieri, per trovare immediate soluzioni alla mancanza di commesse. “Attraverso l’amministrazione comunale abbiamo sollecitato anche un incontro col ministro Delrio – aggiunge Campo – Ai Cantieri Navali i bacini da 150 mila tonnellate e 80 mila tonnellate aspettano ancora di essere uno completato e l’altro costruito. Condizione necessaria per dare una prospettiva di occupazione a migliaia di lavoratori di Palermo e provincia”. E per quanto riguarda la vertenza di Almaviva “ci troviamo di fronte a un grosso gruppo che rischia la chiusura in Sicilia perché a oggi non ci sono ancora le condizioni infrastrutturali per confermare e rilanciare la sua presenza nel nostro territorio”. “Al presidente della Regione e al sindaco Orlando – ribadisce Enzo Campo – chiediamo di farsi parte attiva. Dipende da loro che queste due importanti realtà non cessino la loro attività a Palermo. Sarebbe drammatico. Occorre subito un’azione concreta, il modo migliore per dare il segnale a tanti giovani che ancora non tutto è perduto e far sì che non prevalga la rassegnazione. Se non arriveranno risposte, la Cgil e le altre organizzazioni sindacali e di categoria porteranno avanti la loro vertenza nei confronti dei soggetti deputati a intervenire. Non permetteremo che si perdano posti di lavoro”.