Palermo 23 ottobre 2025 – Continua l’incubo per i lavoratori della Manelli, che oggi hanno scioperato per tre ore nei cantieri palermitani in cui è impegnata l’azienda. Da settembre gli operai edili si trovano senza stipendio e senza certezza sulla prosecuzione dei lavori, che vanno a rilento.
Allo sciopero l’adesione degli 80 lavoratori è stata totale: i lavori nelle tre infrastrutture pubbliche in corso di realizzazione del cantiere del collettore fognario Palermo sud est, della rete fognaria di Cruillas e della stazione Lazio del passante ferroviario, si sono fermati dalle 8 alle 11, per protestare contro il mancato pagamento delle retribuzioni di settembre. Un secondo turno di protesta nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.
Questa è la terza ondata di scioperi, da luglio a oggi. Alcune squadre dei lavoratori della Palermo sud est hanno scioperato anche lunedì per 4 ore. Oggi tutti i lavoratori hanno incrociato insieme le braccia. “In tutti i cantieri si respira rabbia e disperazione – affermano i segretari di Fillea Cgil Palermo Cosimo Lo Sciuto, di Filca Cisl Palermo Trapani Salvatore De Luca e Feneal Uil Tirrenica Salvatore Puleo – I lavoratori sono costretti a fare i conti con i soldi che mancano nonostante, giorno dopo giorno, continuino a prestare con diligenza e professionalità la loro opera in favore dell’azienda. Intanto le preoccupazioni si fanno sempre più potenti, visto che si continua a rispondere con i ‘forse’ sui tempi di pagamento e si neghi ogni criticità o difficoltà aziendale nella gestione degli appalti”.
Il mancato pagamento delle retribuzioni di settembre, dopo 23 giorni di attesa, ha fatto scattare la molla dei questa nuova protesta. “Questo ritardo non ci sorprende ma ci lascia basiti, alla luce degli impegni sul rispetto della data del 15 di ogni mese per il pagamento delle retribuzioni, che l’azienda ha preso in una sede istituzionale come la Prefettura – aggiungono Fillea, Filca e Feneal – In questi mesi abbiamo, più volte, denunciato la condotta dell’azienda, mirata a destabilizzare i lavoratori e a spingerli alla ricerca di altri impieghi. Quindi il ritardo nei pagamenti non fa altro che aggravare una situazione già disperata. Settimana dopo settimana, i lavoratori diminuiscono e le lavorazioni non possono che subire una battuta d’arresto”.
I sindacati degli edili aspettano di poter incontrare nuovamente in Prefettura l’azienda e il sub commissario alla Depurazione, stazione appaltante delle due alle reti fognarie, sud orientale e Cruillas, entro la prima decade di novembre. “Speriamo che l’azienda porti degli elementi per dare una svolta a questa triste situazione – proseguono – Intanto, invocheremo, nei limiti della legge, il pagamento diretto da parte della struttura appaltante, per garantire serenità ai lavoratori e alle lavorazioni”.
Per il cantiere della stazione Lazio, le organizzazioni sindacali hanno tramesso una richiesta urgente di incontro. Domani, in tutti i cantieri si terranno delle assemblee nelle quali verranno vagliate nuove forme di protesta, qualora non vi siano risposte immediate dall’azienda.








