Palermo 4 febbraio 2017 – Giornata di informazione-formazione sui referendum sul Lavoro promossi dalla Cgil. Oggi, nella sala della Camera del Lavoro di Palermo, in via Meli, davanti a una platea di dirigenti e rappresentanti sindacali delle categorie, delle Camere del lavoro della provincia, dei servizi, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo ha dato l’avvio alla campagna elettorale, che entrerà nel vivo con due appuntamenti pubblici che si terranno nel corso del mese. L’11 febbraio si terrà un’iniziativa per coinvolgere il mondo dell’associazionismo diffuso, della cultura, dell’arte, dell’Università e della scuola, dello sport, del mondo religioso.
“E il 28 febbraio ci sarà la nostra assemblea generale, un’iniziativa aperta alla città che organizzeremo di concerto con le associazioni coinvolte – ha spiegato Enzo Campo – per creare assieme i gruppi a sostegno dei referendum e della nostra iniziativa legislativa popolare in Parlamento, la Carta universale dei diritti, che ha già intrapreso l’iter in commissione Lavoro”.
La Cgil Palermo è dunque in campagna elettorale per i due referendum sui voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti. E’ partito il reclutamento di tutti i militanti nei posti di lavoro, dei capilega e saranno coinvolti anche studenti e pensionati nel percorso referendario da attivare con assemblee e iniziative pubbliche. Un referendum che interessa, per le sue caratteristiche, tutta la società. “ Un tema come il referendum sul Lavoro di per sé esercita un’attrattiva. La prima insoddisfazione delle persone è infatti il lavoro che non c’è, o che crea insoddisfazione, preoccupazione e insicurezza. La campagna sarà dunque persuasiva – ha spiegato Francesca Vitale, l’esperta che ha tenuto il corso di formazione – per trasformare un’emozione di tipo negativo in uno stato emotivo positivo. Il voto deve diventare una speranza. Utilizzeremo molto lo storytelling, che per essere efficace deve trattarsi di un racconto che tocca, che può trasformare il negativo in positivo. I testimonial saranno le stesse persone, chi ha problemi con i voucher, chi si scontra con i problemi occupazionali del sistema degli appalti”.
In Sicilia è stato già formato un primo gruppo di 40 motivatori. Saranno 7 mila gli addetti, tra gli iscritti, da coinvolgere nei processi di formazione, di cui un migliaio a Palermo. A loro volta dovranno fare i motivatori, per allargare in tutta la società la rete di elettori da portare alle urne. Con il metodo della reazione a catena e l’effetto moltiplicatore. “Perché il sindacato, per vincere la sfida dei diritti, conta di portare alle urne non solo suoi iscritti, che sono 370 mila in Sicilia e 83 mila a Palermo. Ma farà una mobilitazione capillare”, ha aggiunto la Vitale. Anche a Palermo sarà trasmessa la massiccia campagna di comunicazione nazionale, ideata con la consulenza dell’Istituto Piepoli. “Ma resta importante lo strumento del passa parola”, é stato ribadito durante il corso.