TIM, SCIOPERO NAZIONALE, A PALERMO CORTEO DA PIAZZA VERDI A PIAZZA INDIPENDENZA. SLC: “NO AI TAGLI”. IL SOSTEGNO DELLA CGIL PALERMO AI LAVORATORI
Palermo 13 dicembre 2016 – Oggi, nell’ambito dello sciopero nazionale di otto ore dei lavoratori di Tim, indetto dalle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, si è tenuta anche a Palermo una manifestazione con concentramento previsto a piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, alle ore 10.
Il corteo si è snodato per via Maqueda, corso Vittorio Emanuele, piazza Indipendenza, fino ad arrivare sotto la sede della presidenza della Regione. La protesta è culminata in seguito a diverse decisioni dell’azienda Tim che prevedono il taglio degli stipendi di circa 50mila lavoratori con la riorganizzazione di un piano di lavoro e di produttività che includerà la disdetta del contratto aziendale. Il contratto di secondo livello verrà disdetto a partire dal 1 febbraio 2017. Le ragioni della mobilitazione, si possono così riassumere: no alla disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale, no al taglio dei diritti, del salario e delle tutele acquisite negli ultimi decenni, no ai maxi bonus ai dirigenti e no ai premi unilaterali decisi dall’azienda. Sì ad un piano industriale che garantisca investimenti, occupazione e sviluppo del sistema Tlc per il paese, sì alla valorizzazione del lavoro e delle professionalità, sì ad un nuovo Premio di Risultato. Il tutto senza assolutamente dimenticare che da circa due anni i lavoratori sono in attesa del rinnovo del Contratto di Settore delle Tlc.
A Palermo sono 2000 i dipendenti dell’azienda Tim, su 3.500 a livello regionale. “Ci aspettiamo una altissima adesione da Palermo, dove c’è la roccaforte più numerosa, ma anche dal resto della Sicilia – dichiarano il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso e Fabio Maggio della segreteria Slc Cgil Palermo – La cosa che più si ritiene grave è l’assenza di un piano industriale dell’azienda, senza il quale è superfluo parlare di sviluppo, crescita, occupazione. La mera riduzione dei costi non porterà certamente lontano. In ultimo, sulla scellerata gestione precedente, pesano le multe milionarie stabilite dagli enti regolatori, (Agcom e Agcm), determinate dalla mancanza di qualità offerta sia ai clienti TIM, sia ad altri clienti dei gestori concorrenti. In questo scenario – aggiungono Rosso e Maggio – temiamo che il futuro dell’azienda, e quindi dei lavoratori, possa essere ancor di più compromesso a seguito delle determinazioni di Agcom sulla parità di accesso. Diventa fondamentale adesso, far capire a quest’azienda, e per questo stiamo scioperando, che per rimanere in ‘pista’ non è il momento di ridurre salario tutele e diritti individuali, ma bensì quello di investire per migliorare la qualità del servizio ed essere competitivi sul mercato ICT, valorizzare le professionalità esistenti, adottare maggiore trasparenza e coerenza nel mondo degli appalti, e passare ad una organizzazione del lavoro più fluida”.
Solidarietà ai lavoratori che domani scenderanno in piazza arriva dalla Cgil Palermo. “La Cgil Palermo dà tutto il suo sostegno alla vertenza dei lavoratori Telecom. Le tre parole chiave della vertenza – dichiara il segretario Cgil Palermo Enzo Campo – sono: lavoro, contratto, dignità. Il lavoro messo in discussione dalle scelte disastrose prese dal management Tim negli ultimi anni; il contratto aziendale disdettato unilateralmente da Tim a ottobre con la cancellazione a partire da febbraio di diritti, tutele e salario conquistati in anni di lotte; la dignità del lavoro che verrebbe meno se venissero accolte le irricevibili proposte aziendali su orario di lavoro, demansionamento, controllo a distanza, taglio di diritti e salario. Da una grande azienda nazionale – conclude il segretario Cgil Palermo – Enzo Campo ci aspettiamo un piano industriale serio e non un processo di destrutturazione che è sempre una partita di recupero dei costi scaricata sui lavoratori più deboli”