Palermo 22 dicembre 2021 – “Continuerà nel prossimo anno la mobilitazione della Cgil, con iniziative che ripartiranno dai luoghi di lavoro, per rendere i lavoratori sempre più protagonisti nella richiesta forte al governo di risposte che riguardano il lavoro e la qualità del lavoro, fisco, previdenza, giustizia sociale, infrastrutture e investimenti per il territorio”. Lo ha dichiarato il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo al direttivo che si è svolto oggi alla Camera del Lavoro per fare un bilancio sulle attività delle categorie del sindacato e ribadire l’importanza della “partecipazione democratica” dopo lo sciopero generale in piazza Verdi del 16 dicembre, che ha registrato una alta adesione da parte delle rappresentanze sociali di tutti i luoghi di lavoro.
“Siamo solo all’inizio di una stagione di rivendicazioni da mantenere alta nel rapporto con il governo nazionale ma anche con i governi locale, a partire dalle criticità del Comune di Palermo – ha aggiunto Ridulfo – Condividiamo la scelta di un piano di risanamento del bilancio presentata dalla giunta ma va nella direzione sbagliata. Tentare di scaricare sui lavoratori del Comune di Palermo e su quelli delle partecipate, sia stabili che precari, sia full time che part time, e sui cittadini sempre gli stessi che in questi anni pagando le tasse per accedere ai servizi pubblici hanno mantenuto la fedeltà fiscale, lo riteniamo profondamente sbagliato. La scarsissima capacità di riscossione dei tributi resta una delle principali criticità e l’altro aspetto sul quale esprimiamo il nostro disaccordo è la privatizzazione dei servizi pubblici a cominciare dalla cessione delle quote della Gesap per finire con la Sispi, che rappresentano le aziende sane, i fiori all’occhiello del Comune. Un processo di ristrutturazione dei servizi che sembra condizionato dall’emergenza, senza una strategia di rilancio, e che rischia di coinvolgere nel processo di privatizzazione anche la gestione dell’Acqua e l’Amg. Non vorremmo che l’esperienza di Orlando e delle giunte di centrosinistra da lui guidate, debba concludersi da dove era cominciata, con il ritorno alla privatizzazione dei servizi pubblici comunali”. “Mi sarei anche aspettato da Orlando una risposta al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha detto ‘se il Sud non è in condizioni di spendere il 40 per cento delle risorse del Pnrr, datele a noi’. Nessuna risposta, invece, né una richiesta di collaborazione, di condivisione di progetti – ha aggiunto Ridulfo – Non ci possiamo permettere una campagna elettorale senza idee, fatta di slogan e di propaganda, che sfrutta i bisogni delle persone, proponendo piani di utilità comunale ai percettori del reddito di cittadinanza col rischio di alimentare aspettative non sostenibili da parte di nessuna amministrazione comunale e di ricreare nuove sacche di precariato”.
Al direttivo ha preso parte il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino, che ha concluso i lavori ribadendo le critiche alla manovra del governo Draghi, sottolineando la preoccupazione che “il Mezzogiorno e la Sicilia restino fuori dall’uso risorse del Pnrr, senza poter colmare il gap con il Nord né centrare l’obiettivo della riduzione delle diseguaglianze” e contro un fisco “che privilegia i redditi medio alti, in cui non rientrano i lavoratori siciliani”.
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