Asp Palermo, incontro con assessorato e direzione generale su stabilizzazione precari storici. La Fp Cgil: “Portare a compimento il percorso con le assunzioni in soprannumero del personale”.
Palermo 17 dicembre 2020 – Fp Cgil Palermo, in un incontro in videoconferenza, ha sollecitato la stabilizzazione dei contrattisti del bacino ex Lsu dell’Asp di Palermo. La proposta, illustrata da Roberto Gambino, per la Fp Cgil, in relazione al Piano del fabbisogno del personale 2019-2021 e della dotazione organica, prevede l’assunzione in soprannumero entro il 31 dicembre del personale con contratto a tempo determinato. A gennaio sarà convocato un tavolo tecnico per definire le tappe del processo tra sindacati, azienda e assessorato.
Un “soprannumero” che di fatto – spiega la Fp Cgil – è “transitorio” perché compreso nella possibile programmazione aziendale legata al fabbisogno del personale e all’assorbimento, in tempi rapidi, all’interno della dotazione organica.
In pratica, nella proposta già formulata dalla Fp Cgil Palermo, sarebbe possibile la rimodulazione del Piano, in particolare la trasformazione di circa 80 posti di ausiliario previsti in categoria A, procedendo alle progressioni verticali e utilizzando i pensionamenti in corso e previsti entro il prossimo anno.
“Le procedure di mobilità verso altri enti si potrebbero attuare, secondo tale approccio, in coda all’utilizzo di tutte le disponibilità connesse al reale fabbisogno aziendale – dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, Zina Di Franco, segretaria aziendale e il segretario generale Fp Cgil Sicilia Gaetano Agliozzo – Inoltre, si è rappresentato che il soprannumero e il contratto a tempo indeterminato che ne conseguirebbe, sarebbe condizione formale e giuridica necessaria per consentire la mobilità in posti previsti in dotazione organica negli altri enti disponibili ad avviare le procedure di mobilità volontaria”.
La posizione della Fp Cgil è stata in parte condivisa dagli altri sindacati, che hanno espresso le loro valutazioni. Dall’assessorato Sanità, rappresentato da Daniele Sorelli, e dal direttore generale dell’Asp Palermo, Daniela Faraoni “è stata invece esclusa la possibilità di ricorrere alla soluzione in soprannumero per questioni normative”.
La direzione generale, sul fronte del processo di stabilizzazione- riporta la Fp Cgil nella sua nota – ha fatto presente che in atto restano nel bacino dei precari storici 241 lavoratori, di cui 103 verranno contrattualizzati a tempo indeterminato entro i primi mesi del 2021. Rimarrebbero, in tal modo, 138 contrattisti ancora da stabilizzare e che, come confermato anche dall’assessorato, potrebbero accedere alla mobilità presso le aziende sanitarie della provincia, l’Istituto Zooprofilattico e l’Arpa.
“La Fp Cgil, preso atto della posizione della direzione generale, ha nuovamente sottolineato come la soluzione in soprannumero sarebbe condizione formale e giuridica necessaria per consentire la mobilità degli stabilizzati presso gli altri enti. Inoltre, circa la programmazione aziendale, risulta del tutto evidente che la quota residua e preventivata di circa 138 lavoratori, da destinare alle procedure di mobilità, potrebbe essere riassorbita con la trasformazione delle qualifiche di ausiliari (categoria A) in coadiutori amministrativi, la mobilità verticale e i pensionamenti. L’eventuale quota residua potrebbe accedere alle procedure di mobilità volontaria”.
L’intento condiviso da entrambe le parti è stato di quello di non lasciare nessuno fuori dal processo di stabilizzazione e che il personale in questione verrà valorizzato e valutato anche nelle procedure concorsuali da portare avanti o già avviate (come nel caso dei 30 posti messi a concorso di collaboratore amministrativo, categoria D).
L’assessorato, infine, ha annunciato che il tetto di spesa per il personale dell’Asp di Palermo avrà ulteriore capienza finanziaria e, unitamente alla direzione generale, il confronto è stato rinviato nel merito dei contenuti tecnici e specifici a un tavolo che sarà convocato a gennaio. “Come Funzione Pubblica, in coordinamento con le altre sigle sindacali – concludono Cammuca, Agliozzo e Di Franco – siamo impegnati a supportare il processo di stabilizzazione. Attendiamo la costituzione del tavolo tecnico prima possibile convinti che, finalmente, il buon senso avrà la meglio per la definitiva risoluzione di questa storia infinita che, da più parti, si sente la necessità di chiudere”.