Bolognetta-Lercara, il cantiere-lumaca della Palermo-Agrigento è “ai minimi storici”. Assemblea con i lavoratori. Fillea, Filca, Feneal: “Lo spacchettamento in sette lotti causa del rallentamento dell’opera”. I sindacati chiedono il ritorno al lavoro di 60 operai in cig
Palermo 15 ottobre 2021 – Assemblea di tutti i lavoratori della Palermo-Agrigento con Fillea, Filca e Feneal per fare il punto su un cantiere iniziato nel 2012 che non vede ancora la fine. Ritardi e lentezze nei lavori, due mensilità arretrate nel pagamento degli stipendi, e una produzione che rispetto agli stati di avanzamento “è ai minimi storici”.
“Allarmante” per i sindacati il quadro emerso, una situazione giudicata “inaccettabile”. Tante le questione affrontate dai segretari di Fillea, Filca e Feneal Una con i lavoratori della Bolognetta scpa e delle ditte affidatarie. All’ordine del giorno le principali “criticità”, ormai “incancrenite”, che ostacolano il completamento dell’opera. “Questo cantiere nell’ultimo anno e mezzo è stato frutto di una scomposizione condivisa sia dalla stazione appaltante, Anas, che dalla Bolognetta, scpa, andata in concordato per problemi societari. Hanno spezzettato un cantiere, affidando sette lotti a sette affidatari diversi – dichiarano i segretario generali di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Pasquale De Vardo – Abbiamo detto subito che questa per non era la strada da percorrere per un’infrastruttura di questo spessore. E infatti due di queste aziende, Socoed e Ingeco hanno già rescisso il contratto di affidamento con la Bolognetta, lasciando una condizione pesante, con i lavoratori che vantano circa 2 mensilità arretrate. Per non parlare dei fondi che le aziende affidatarie devono versare ai fornitori. Questo ha creato una frizione all’interno del cantiere, che sul piano produttivo è in deficit. Oggi la produzione rispetto agli stati di avanzamento è ai minimi storici, come ci ha confermato oggi l’azienda”.
I sindacati degli edili oggi hanno ribadito alla Bolognetta spca che chiederanno a tutti i livelli un intervento per ultimare l’opera. L’altro problema riguarda un gruppo di 60 lavoratori della Bolognetta scpa, da due anni in cassa integrazione. “E’ davvero inaccettabile pensare che dal 2012 a oggi il completamento di questo tratto stradale non si sia ancora concluso. Chiederemo ad Anas e al ministero delle Infrastrutture un intervento immediato – aggiungono Ceraulo, Danese e De Vardo – Fare rientrare i lavoratori della Bolognetta in cassa integrazione per noi è la prima delle richieste. Avevamo ragione quando abbiamo detto che l’operazione di spacchettamento non sarebbe servita a nulla. Nello stesso tempo, abbiamo ribadito oggi alla Bolognetta che l’accordo sottoscritto prevedeva la rotazione della cig straordinaria. Da due anni, questi sessanta lavoratori non hanno avuto risposte rispetto al principio di rotazione, sono rimasti a casa senza svolgere nemmeno una giornata di lavoro mentre gli altri lavorano. Rispetto alla situazione in corso, di rilancio dell’edilizia, con tanta richiesta di personale, non possiamo accettare che 60 edili stanno a casa senza potere lavorare nemmeno un giorno”.
Fillea, Filca e Feneal hanno inoltre sottolineato che non accetteranno più “nessuna passerella” da esponenti della politica regionale e nazionale”.
“Chi ha detto mesi fa che al 31 dicembre del 2021 si sarebbero conclusi i lavori della Bolognetta-Lercara, non solo ha detto il falso ma ha preso in giro lavoratori e cittadini. Non accetteremo più – aggiungono i segretari degli edili – gesti di mera propaganda politica. Stiamo preparando una nota indirizzata ad Anas, con una richiesta di incontro. E una seconda nota la invieremo al ministro Giovannini, al vice ministro Bellanova e al sottosegretario Cancelleri. Tre esponenti politici, di tre partiti diversi, che hanno tre ruoli differenti nello stesso ministero, non possono dichiarare cose diverse. Chiederemo loro di venire in cantiere, per capire da vicino perché quest’opera non finirà mai. Esempio eclatante di eterna incompiuta, che conferma quello che noi sosteniamo, è il viadotto Scorciavacca, monumento pe eccellenza delle incompiute siciliane”.