Palermo, 22 maggio 2017 – Un’ampia delegazione della Cgil parteciperà domani pomeriggio al corteo che arriverà sotto l’albero Falcone, in via Notarbartolo, per ricordare il venticinquesimo anniversario del sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Montinaro e Rocco Dicillo. In mattinata, la Cgil sarà presente alla manifestazione nell’aula bunker.
“Saremo presenti – dichiara il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo – per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta ma anche pe ricordare Paolo Borsellino e la sua scorta e tutti i magistrati, le forze dell’ordine, i giornalisti e coloro che hanno sacrificato la vita per i valori di giustizia e legalità e per sconfiggere il sistema mafioso. Così come ricordiamo che ricorre il 35° esimo anniversario di Pio La Torre, dirigente politico e sindacale, punto di riferimento nell’elaborazione del reato di associazione mafiosa e della proposta di legge per l’aggressione dei patrimoni dei boss”.
“La Camera del Lavoro partecipa per il riconoscimento dovuto ai servitori dello Stato – spiega Enzo Campo – e per ricordare i tanti dirigenti sindacali, braccianti, edili, uccisi dal dopoguerra in poi, che hanno pagato con la vita, combattendo a mani nude contro il sistema mafioso e il nuovo blocco sociale che si stava costituendo, per l’occupazione delle terre, il lavoro, la dignità”.
Diritti fondamentali, di un movimento di contrasto alla mafia dal basso, temi importanti in quegli anni e validi ancora oggi. “E’ una storia che va riproposta. Senza le lotte e il sacrificio di quegli uomini e di quelle donne, non avremmo avuto i granai del popolo, i decreti Gullo, la riforma agraria. Noi oggi – prosegue Campo – continuiamo sul solco di quei valori, con le battaglie per il lavoro, come forma di emancipazione degli uomini e delle donne, e per l’affermazione della Carta universale dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, nel cui solco abbiamo ottenuto già la prima vittoria dell’abolizione dei voucher. Questi uomini che hanno dato la vita sono stati veri costruttori di libertà e democrazia nel nostro Paese. Oggi è venuto il momento di ricordare tutti: i nostri dirigenti non sono eroi di parte ma sempre più eroi della nazione”.