Palermo 14 maggio 2025 – La Flc Cgil Palermo interviene sulla decisione del Comune, che con una nota inviata a tutti i dirigenti delle istituzioni scolastiche dotate di centri di refezione, che il servizio mensa cesserà il 31 maggio.
“Apprendiamo di questa decisione con stupore. Non comprendiamo il motivo visto che la scuola dell’infanzia termina il 30 giugno e l’anno scorso il servizio è stato garantito – afferma il segretario generale della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – Questa improvvisa comunicazione crea non pochi disagi organizzativi per le scuole e per le famiglie interessate. Riceviamo notizie e lamentele su organizzazioni diverse adottate nelle varie istituzioni, tra chi interromperà prima il tempo scuola anticipando l’uscita dei bambini alle 14 e chi invece procederà con il pranzo a sacco ‘domestico’ fornito dalle famiglie”.
“E’ paradossale che all’interno di una città le singole istituzioni scolastiche e le famiglie si debbano trovare improvvisamente private di un servizio e debbano procedere in ordine sparso – aggiunge Cirino, che esprime preoccupazione – Ricordiamo che per procedere con la modalità del pranzo domestico a sacco fornito dalle famiglie occorre una delibera del consiglio di istituto, un regolamento sui criteri e sulle modalità di fruizione del pasto e una liberatoria dei genitori sui profili di responsabilità, perché è ovvio che diventa più complicato, da parte dei docenti e di chi fa assistenza durante il pasto, controllare i bambini ed evitare scambi di alimenti e altre situazioni di solito non presenti con la procedura ordinaria del servizio mensa”.
La Flc Cgil Palermo chiede al Comune spiegazioni sul motivo dell’interruzione del servizio. “Fine appalto? Mancanza di copertura economica? Quali sono i motivi – chiede Cirino – non vogliamo rassegnarci a credere che sempre i bambini e le famiglie debbano pagare il prezzo più alto di situazioni inaccettabili”.
Infine, la Flc Cgil auspica che il Comune l’assessorato alla Pubblica istruzione mantengano l’impegno preso con sindacati, dirigenti scolastici e ufficio scolastico provinciale e regionale “in merito alla gestione totale del personale degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, che ricade impropriamente sulle spalle dei dirigenti scolastici e delle segreterie didattiche, sempre più allo stremo e oggetto di tagli per l’anno scolastico 2026/2027”.