Palermo 15 maggio 2025 – “Apprendiamo dalle dichiarazioni dell’assessore all’istruzione del Comune di Palermo che l’interruzione anticipata del servizio mensa sarebbe motivata da una riduzione della richiesta da parte delle famiglie, basata su un dato previsionale desunto dall’anno passato. A tal proposito ci chiediamo se tale possibilità fosse prevista nel contratto di servizio, un servizio che andrebbe garantito dall’inizio alla fine dell’anno scolastico e non partire in ritardo e finire in anticipo”.
A dichiararlo è il segretario generale Flc Cgil Palermo, Fabio Cirino, che chiede al Comune di non togliere il servizio a tutti ma di verificare quanti frequenteranno nel mese di giugno la scuola dell’infanzia e diminuire i pasti in base al numero.
“Concordiamo sulla necessità di rimodulare il servizio nelle quantità, dopo un’attenta ricognizione del numero di pasti necessario nel mese di giugno – prosegue Cirino – Siamo assolutamente contrari a un’interruzione generalizzata basata su un mero dato previsionale. Anche perché, giova ricordarlo, l’organico fornito alle istituzioni scolastiche, che prevedono il servizio mensa, tiene conto appunto di questo dato e la riduzione dell’orario scolastico, a causa della mancanza del servizio mensa, costituirebbe un danno per famiglie, alunni ed erario”.
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