Per la prima volta domani gli scontri e i morti dell’8 luglio a Palermo saranno ricordati allo Zen dove la Fillea, alla presenza delle istituzioni, lancerà una proposta di rigenerazione ecosostenibile per la vivibilità dei cittadini del quartiere
Palermo 7 luglio 2021 – “La proposta che verrà lanciata domani, con la partecipazione di diversi soggetti e delle istituzioni, ha un duplice obiettivo: il riscatto sociale dei lavoratori del territorio dello Zen e l’apertura di un percorso di rigenerazione strategico, per migliorare l’aspetto delle periferie, alla luce delle risorse a disposizione dall’Europa per l’efficientamento energetico degli immobili pubblici”, dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo.
Per la Fillea è fondamentale che si riparta dallo Zen. “Qualche mese fa, Amg energia, in collaborazione con la città metropolitana di Palermo, grazie alle risorse del progetto “InterAgiamo-Azione 7” finanziato dal ministero dell’Ambiente, comunicò che si stava lavorando all’individuazione a Palermo di un sito adatto alla sperimentazione. Per noi questo sito è il quartiere Zen- suggerisce il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Siamo stanchi di leggere che lo Zen è afflitto da problemi di degrado architettonico, degrado sociale, alti tassi di dispersione scolastica disoccupazione microcriminalità e infiltrazioni mafiose. Cose tutte vere, purtroppo, che però non tengono conto degli innumerevoli tentativi di riscatto sociale messi in campo dalla parte sana di questo quartiere e dei tanti soggetti che allo Zen operano tutti i giorni, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini”.
“Dalla A allo Zen” è il titolo dell’iniziativa che si terrà giovedì alle 10,30 presso la sede del laboratorio Zen Insieme, in via Fausto Coppi, organizzata dalla Fillea Cgil assieme a Cgil Palermo, Laboratorio Zen Insieme e Anpi. La giornata per il 61° anniversario dei fatti dell’8 luglio 1960 inizierà alle 8,30 con la deposizione di fiori da parte di Cgil, Fillea e Anpi presso la lapide in via Maqueda che ricorda le quattro vittime che persero la vita negli scontri.
“L’idea è di puntare sullo Zen per rendere il quartiere volano di sviluppo utilizzando le risorse disponibili e misurandosi con progetti a contenuto innovativo per creare occasioni di lavoro – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Bisogna spostare il baricentro dell’interesse e dell’attenzione dal centro città verso i quartieri dove le contraddizioni sono più forti. Dalle parole si passi ai fatti per rendere vivibile e dignitoso l’abitare anche per chi vive nelle periferie”.
Aggiunge Mariangela Di Gangi, responsabile dell’associazione Laboratorio Zen insieme: “La nostra richiesta è di non abbassare il livello di attenzione sulle periferie in genere, e anche sullo Zen. Questo deve significare che anche le cittadine e i cittadini delle periferie vengano messi in grado di contribuire al miglioramento della città. E soprattutto che le istituzioni, presenti domani a quest’incontro che siamo contenti di ospitare, mantengano gli impegni presi. Noi continueremo a mmonitorare”.
Per Vincenzo Monte, 40 anni, da un mese e mezzo segretario della Camera del Lavoro dello Zen, tecnico di un’azienda del settore energetico “il problema della marginalità delle periferie deve essere messo al centro dell’attenzione della politica e risolto partendo dalla riqualificazione del territorio e verso il contesto urbano. Solo così potrà migliorare la qualità della vita. Come Camera del Lavoro dello Zen siamo ogni giorno impegnati a dare una mano a tutti i lavoratori e non, per cercare di ridurre questa marginalità. Sul centro si è molto investito, si investa anche qui. Anche i cittadini dello Zen sono cittadini di Palermo”.