Palermo 21 maggio 2024 – Si parlerà di Giuseppe Di Vittorio venerdì 24 maggio alle ore 18.30 presso i locali di Assostampa, in via Crispi, 286, in occasione della presentazione di “Figlio della Terra”, Castelvecchi editore, il libro del giornalista ed ex vice direttore del quotidiano L’Ora di Palermo Antonio Del Giudice sulla leggenda di Peppino Di Vittorio, segretario generale della Cgil. L’evento è organizzato dall’Associazione siciliana della stampa in collaborazione con la Cgil Palermo e con la libreria Modusvivendi. Modera Francesco Terracina. Ne discutono con l’autore Antonio Riolo e Mario Ridulfo.
Giuseppe Di Vittorio, “Peppino”, era un bracciante poverissimo e analfabeta nella Puglia dei primi del Novecento, ma pur partendo dal basso, grazie al suo impegno costante e coerente, per promuovere e difendere i valori del lavoro e della democrazia, divenne uno dei maggiori interpreti della storia del sindacalismo del XX secolo in Italia e in Europa: fondò il più grande sindacato dell’Italia democratica, divenne deputato dell’Assemblea costituente e presidente della Federazione Sindacale Mondiale. La sua è la storia di un combattente che non rinunciò mai alla propria dimensione umana, che fosse in esilio o alle riunioni con Stalin a Mosca; un uomo speciale con una fede ostinata nella possibilità di migliorare il mondo che lo rese capace di parlare al cuore della gente perché “sapeva rivolgersi a tutti come se parlasse a ciascuno”.
Antonio Del Giudice era il bambino Riccardo quando dalla finestra di casa dei nonni, vide sfilare un corteo oceanico: era il funerale di Peppino Di Vittorio. Questo romanzo nasce dal ricordo di quella folla in lacrime.
“Questo romanzo – dice l’autore – nasce dal desiderio di conservare la memoria di un uomo straordinario che ha dedicato la vita ai poveri e ai lavoratori. È stato il loro difensore dall’ inizio del ‘900 al 1957, anno della sua morte a Lecco. Era nato a Cerignola, nel tavoliere delle Puglie”.
Antonio Del Giudice, nato ad Andria, è stato vice direttore del quotidiano L’Ora di Palermo nel 90-91. Ha lavorato per quotidiani come Paese Sera, La Repubblica, La Gazzetta di Mantova. Ha diretto Il Centro d’Abruzzo dal 1995 al 2006. Tra le altre sue pubblicazioni, sempre per Castelvecchi, nel 2022, Il ragazzo che rubava le parole.
“Di Vittorio è stato un grande sindacalista e resta un faro, un punto di riferimento per la determinazione, la idealità che ha messo in campo, le innovazioni che ha saputo dare sia al movimento sindacale che sul piano politico – dice il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo – Una figura di grande attualità: deputato dell’Assemblea costituente ha contribuito a redigere le norme costituzionali e oggi la Cgil è impegnata su tutto il territorio ad attuare e a fare vivere la Costituzione perché si rischia di tornare indietro e i principi costituzionali e i diritti sociali non possono essere manomessi”.