Oggi il sit-in davanti alla Prefettura di Palermo per lo sciopero nazionale proclamato dal comparto elettrico, gas-acqua e dell’igiene ambientale. Al presidio di protesta in via Cavour hanno partecipato le segreterie provinciali di Filctem e Fp Cgil, Femca, Flaei e Fit Cisl, Uiltec e Uiltrasporti Uil, per chiedere un intervento normativo che modifichi l’articolo 177 del codice degli appalti, la cui applicazione porterebbe a una esternalizzazione obbligatoria dell’80 per cento delle attività in concessione nel settore.
“Siamo in presenza di una norma sbagliata, contestata non soltanto dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori ma anche dalle stesse aziende – dichiarano il segretario generale Filctem CGIL Palermo Calogero Guzzetta e il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – Non si comprende il perché di questo obbligo a esternalizzare servizi essenziali, che necessitano di grandi professionalità, di alti standard di sicurezza, di esperienza di lungo corso, anche nel caso in cui le realtà aziendali che li garantiscono abbiano il personale interno per continuare a svolgerli. Verrebbero così destrutturati in maniera inspiegabile una serie di servizi essenziali, quali quelli legati ai settori elettrico, del gas e dell’igiene ambientale, con conseguenza pesanti e drammatiche sul piano occupazionale, della sicurezza e della qualità del servizio”.
In più in una realtà come quella palermitana esistono grossi rischi di infiltrazioni mafiose negli innumerevoli appalti che dovrebbero gestire tali concessioni. “Con lo sciopero di oggi – proseguono Guzzetta e Cammuca- abbiamo chiesto tutte le istituzioni di impegnarsi celermente per modificare una norma sbagliata, dannosa e deleteria, della quale non si comprende il senso né la ratio giuridica”.