Tmi, stato di agitazione nelle sedi siciliane nell’azienda. “No al cambio di contratto da quello dei metalmeccanici a quello delle telecomunicazioni”.
Palermo 12 marzo 2021 – Stato di agitazione a partire da lunedì presso la Tmi, azienda che lavora per le stazioni elettriche e telefoniche di Telecom, Vodafone e Huawei e che ha diverse sedi in Sicilia. A proclamarlo la Fiom Cgil Palermo e la Fiom Cgil Catania.
L’azienda ha comunicato l’intenzione di modificare il contratto nazionale applicato ai lavoratori, e di passare da quello dei metalmeccanici a quello delle telecomunicazioni. Lo stato di agitazione scattato prevede il blocco del lavoro straordinario, delle trasferte e delle ore viaggio.
“Abbiamo già manifestato la nostra opposizione al cambio di contratto e più volte chiesto all’azienda di conoscere le motivazioni ma non riteniamo sufficienti le risposte arrivate, riferite a esigenze di natura aziendale – dichiarano Francesco Fori, di Fiom Palermo e Nunzio Cinquemani, segretario generale Fiom Catania – Il passaggio di contratto sarebbe svantaggioso per i lavoratori. Abbiamo esaminato già le ricadute negative assieme alla Slc e l’unica strada percorribile sarebbe quella di un accordo di armonizzazione contrattuale per non fare perdere ai lavoratori neanche un centesimo ma anzi migliorare le condizioni lavorative, a partire dal riconoscimento di quanto previsto nel contratto dei metalmeccanici”.
I lavoratori della Tmi attendono inoltre anche il saldo relativo ad alcune retribuzioni del 2020 e il saldo del welfare. “Chiediamo che l’azienda prima sani i debiti con i lavoratori. La trattativa, per quanto ci riguarda, si potrà aprire solo dopo – aggiungono Foti e Cinquemani – Sulle retribuzioni l’azienda non ha ancora dato risposte concrete. Chiediamo che i lavoratori abbiamo tutto quello che gli spetta”.
Stamattina si è svolta l’assemblea dei lavoratori palermitani nella sede di Villagrazia di Carini. Contestualmente, anche a Catania i lavoratori hanno aderito alla proposta dello stato di agitazione, a partire da lunedì. Ad annunciare la loro adesione anche i lavoratori della sede di Cosenza della Tmi, per bocca del segretario Fiom di Cosenza Alberico Napoli.
“Se non arriveranno subito risposte chiare e concrete – annunciano Foti e Cinquemani – si procederà ad altre forme di lotta e a tutelare i lavoratori nelle sedi opportune”.