Villabate, solidarietà della Flc Cgil alla preside Trincanato del circolo didattico Don Milani. “Le istituzioni devono agevolare il diritto allo studio non polemizzare con i dirigenti scolastici che chiedono locali idonei per le lezioni”.
Palermo 2 febbraio 2022 – “Troviamo incomprensibile assistere a una diatriba a mezzo stampa e sui social tra il sindaco di Villabate e una dirigente scolastica che chiede locali idonei. Le istituzioni devono venire incontro alle esigenze delle scuole e fare di tutto perché il diritto allo studio venga garantito e non consentire situazioni non conformi. Soprattutto in un momento come questo in cui i dirigenti scolastici si ritrovano in difficoltà a fronteggiare Covid, Dad e quarantene e le scuole sembrano diventate succursali delle Asp. Le polemiche penalizzano i ragazzi e le istituzioni scolastiche, che in questo modo perdono iscritti e docenti”.
A dichiararlo è il segretario della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, che esprime solidarietà alla dirigente scolastica della Don Milani di Villabate, Elena Trincanato, che ha replicato a un’intervista del sindaco Gaetano Di Chiara a proposito della situazione in corso al primo circolo didattico.
“A che serve polemizzare con chi è impegnato su più fronti, bisogna dare fiducia. – aggiunge Cirino – E’ increscioso dover leggere che una preside viene attaccata perché non accetta di dover utilizzare per le lezioni dei suoi ragazzi stanze non idonee dal punto di vista della sicurezza, come affermato dalla dirigente stessa, che ha chiesto all’amministrazione locali dignitosi e in sicurezza per il trasferimento degli alunni, in modo da evitare i turni pomeridiani”.
Il plesso scolastico Don Milani deve essere ristrutturato e a partire dal 3 febbraio la scuola sarà chiusa e alunni e alunne e trasferiti altrove. Alcune classi saranno ospitate nel secondo circolo didattico e nella scuola media Palumbo, per i turni pomeridiani, e per altre classi si è parlato di locali del plesso “Rinascita”.
“La scuola ha chiesto legittimamente notizie, per le lezioni di urne, dello stato delle 5 stanze individuate dal Comune e di dove fossero ubicate, richiedendo planimetrie e superfici per capire se in regola, per l’uso scolastico, con le disposizioni vigenti – aggiunge Cirino – Le istituzioni devono fare in modo che il diritto allo studio venga garantito. Il Comune si rimbocchi le maniche e trovi i locali giusti per i ragazzi. Le polemiche non servono, se mancano i locali bisogna intervenire subito per risolvere il problema e rimettere la scuola in grado di lavorare”.