Palermo 4 luglio 2024 – “Diritti, Costituzione, lavoro” è il tema scelto da Fillea, Cgil e Anpi quest’anno per commemorare il 64° anniversario dei fatti di Palermo dell’8 luglio 1960, quando la città fu protagonista della rivolta popolare contro il governo Tambroni.
Quell’8 luglio, lo sciopero indetto dalla Cgil fu interrotto dalle cariche delle forze di polizia. Morirono Giuseppe Malleo di 16 anni, raggiunto al torace da una pallottola di moschetto e caddero poco dopo Andrea Cangitano di 14 anni, ucciso a colpi di mitra e Francesco Vella, operaio edile di 42 anni. La quarta vittima fu Rosa La Barbera, di 53 anni, raggiunta mentre chiudeva la finestra di casa da uno dei colpi sparati all’impazzata sui manifestanti.
Appuntamento alle ore 8.30 a piazza Verdi da dove partirà il corteo per via Maqueda, fino all’angolo con via del Celso, per la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide che ricorda le vittime. Seguiranno gli interventi. Al corteo parteciperanno associazioni come Anpi, Arci, studenti e studentesse, collettivi studenteschi. Alla commemorazione sarà presente l’amministrazione comunale.
“Oltre alla memoria dei morti di questa tragica pagina di storia che la Fillea Cgil continua a mantenere viva con le iniziative che di anno in anno organizziamo, – dichiara Piero Ceraulo, segretario generale Fillea Cgil Palermo – quest’anno la giornata è dedicata ai temi della Costituzione, dei diritti e del lavoro, a testimoniare il filo che lega i fatti di quel periodo di disagio sociale con la condizione che vivono oggi i lavoratori, tra lavoro povero, insicurezza sul lavoro, battaglie per i diritti. Contiamo di mettere in campo una grande iniziativa l’anno prossimo per il 65° anniversario”.
Alle ore 11 proiezione del docufilm ”I miei 7 padri” di Adelmo Cervi presso la Camera del Lavoro, in via Meli, 5. Il film, realizzato dalla regista Liliana Davì, sull’eccidio dei 7 fratelli Cervi, racconta l’eredità di una delle storie più simboliche della Resistenza al nazifascismo attraverso lo sguardo di Adelmo, figlio di Aldo, caduto nella rappresaglia del 28 dicembre 1943. Adelmo Cervi, che sarà presente al corteo e alla cerimonia in via Maqueda, aveva appena 4 mesi quando suo padre fu fucilato dai fascisti: il docufilm, presentato un anno fa per l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei sette fratelli Cervi, è un viaggio a ritroso del figlio Adelmo per ritrovare suo padre. “Quest’anno – aggiunge Ceraulo – con la disponibilità di Adelmo Cervi, che ci onora della sua presenza, ascolteremo la sua storia di militante antifascista e il racconto del suo impegno politico sociale per combattere le ingiustizie”.