L’Sos è stato già lanciato alla V Commissione consiliare, dalla quale i sindacati sono stati ricevuti in audizione.
Slc Cgil e Uilcom Uil puntano il dito nei confronti del vicedirettore ma anche del presidente e fanno emergere relazioni sindacali ridotte al lumicino. “Non è di certo pensabile, come lascia intendere chi dirige il personale in teatro – aggiungono Maggio e Tumminia – che si lascia a casa il personale dipendente e l’attività viene appaltata al service esterno o peggio ancora si ingaggino lavoratori con contratti non corrispondenti alle ore di lavoro effettuate o alle mansioni effettivamente svolte”.
Sono i sindacati stessi nella richiesta al sindaco a parlare di “clima lavorativo fortemente inquinato”. “Il presidente – sostengono Slc Cgil e Uilcom Uil – è distante anni luce dal teatro e si tende a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, non valorizzando la professionalità e l’esperienza di molti. Tutto questo in un contesto dove i rapporti relazionali con le organizzazioni sindacali e con le Rsu sono limitate a mere comunicazioni formali, senza il ben che minimo confronto e coinvolgimento”.
In questi ultimi anni la gestione del personale è stata caratterizzata da un atteggiamento “padronale”. Ancora Slc Cgil e Uilcom Uil: “Il teatro è stato considerato una vera ‘putia’: io faccio quello che voglio, non ti informo, non ti ascolto, decido tutto io: singolare il fatto di avere introdotto delle forme di premialità ad personam”.
I lavoratori presenti in assemblea, per la loro “abnegazione verso il teatro”, hanno deciso di chiedere l’aiuto del sindaco di Palermo che, oltre ad essere uno dei soci del teatro Biondo Stabile di Palermo, ha dimostrato in altri contesti “sensibilità nel sostenere lo sviluppo dell’offerta culturale della città”.
E chiedono che si possa lavorare all’unisono “per migliorare le condizioni lavorative degrande lustro alla nostra città e consentirebbe un ulteriore miglioramento dell’offerta culturale sia in termini qualitativi che quantitativi”.