Le nomine alla Città metropolitana. Fp Cgil Palermo: “I 700 mila euro dovevano servire per le progressioni verticali e per reperire nuove figure. Mancano geometri e ragionieri, l’ente è alla paralisi. Lagalla torni sui suoi passi”. Palermo 13 luglio 2022 – “Questi 700 mila euro prelevati dal fondo per il personale dovevano servire per l’accesso alle progressioni verticali e per reperire nuovo personale, necessario per la sopravvivenza della città metropolitana. L’ente è paralizzato, non ha più geometri, ragionieri, istruttori, periti chimici e periti informatici, manca tutto personale di categoria C. Il sindaco metropolitano Roberto Lagalla avrebbe potuto dare un segnale di cambiamento in un ente al collasso, anziché utilizzare tutti i fondi del personale per la nomina di consulenti esterni”. A dichiaralo sono il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, Saverio Cipriano, segretario aziendale della Fp Cgil e Rsu a palazzo Comitini e tutte le Rsu Fp Cgil Palermo della Città metropolitana. “E’ un fatto molto grave, quanto è accaduto – aggiungono Cammuca, Cipriano e le Rsu Fp Cgil Palermo – Chiediamo che il sindaco torni sui suoi passi e che utilizzi queste risorse, liberate in gran parte per i pensionamenti di questi anni, per permettere al personale interno di fare le progressioni e di trovare le figure che mancano e che servono all’ente per funzionare. Non c’è più un solo geometra né un ragioniere: gli stipendi li predispongono i colleghi di categoria B. Avevano già pronto un piano di progressioni, che chiediamo venga portato avanti, e bisogna reperire le figure che servono per garantire l’attività degli uffici”.

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